Lineee scorrono come binari
all'infinito, scintille nello stridore
divampano in una notte buia e fredda,
una voce lontana s'ode come eco ritorna.
Una mano tasta , suona corde con
le dita, afferra polsi, terrore e paura,
palpiti nel petto, mentre su di me un uomo
senza volto nè nome affonda e soffoca l'anima.
Alito entra in me come soffio di
morte, tutto s'arresta, gocce di sudore
rigano la fronte, bruciano come sale negli occhi,
un urlo lacera il silenzio: è una pellicola che ritorna..
Un battito di ciglia, ecco che una luce
filtra sul mio letto, nulla esiste più di quel buio,
di quel terrore, ma per un istante io rivivo ancora
quel respiro, quel sogno.....ma ora so che è stato solo......
UN INCUBO...
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