Mani tra i capelli ancora scompigliati,
uno sbadiglio ed il mio corpo
si allunga, flette ad arco la schiena
e...sono sveglia.
Dietro ad un vetro appannato un turbine di
pioggia e vento sferza senza
ritegno i platani grigi e foglie rossastre
ultime aggrappate.
Colline ovattate di nebbia e umido, un fumo
grigio esce timido dal camino di
una casa gialla, unica nota di colore, in alto
sulla collina.
Non è tristezza nel mio turbinio di pensieri
solo consapevolezza che ancora
nuvole minacciose giocheranno a rincorresi
oscurando il cielo.
Già pensiero ai giorni a venire, gioia mi
apparterrà quando il cielo si
aprirà a spazi azzurri ed un raggio dietro
un vetro mi bacerà.
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