Gio, 02/12/2010 - 01:47
Schermo luminoso, colori , forme e
sigla musicale appare ed io osservo:
politici, giornalisti, storici, e sociologi,
tutti istruiti e prima setacciati dalla rete
dove sono ospiti, il conduttore manovra,
con maestria fa scivolar domande, sembra
cordiale, ma il sarcasmo ed il suo sorriso
benevolo è canzonatore.
Ecco un collegamento tutto è pronto,
gente di tutti i giorni in strada, commenta
si fa ragione di un lavoro perso, di una
ingiustizia subita, tutto contro, alzano
toni, parole sconnesse, non chiare arrivano
in studio, ospiti incalzano e ancora le voci
si scontrano, diventano sibili orrendi,
lo scopo è raggiunto:
Fare ascolto urlando, senza concludere,
senza spiegare, senza far capire,
io invisibile , attraverso quello schermo,
le mie mani avvolgono, in un batter d'ali
rendo immobili in statue di cera quei "poveri "
uomini , che rappresentano la nostra società ,
formulando parole senza mai far capire,
tutti hanno la ragione.
Il mio sogno svanisce, solo un'istante ho gioito,
vorrei dignità e rispetto, ma penso che in fondo
non posso cercar colpevoli, la tv è intrattenimento,
cultura, varietà , gioco, sport e anche Reality,
ma rispecchia noi, tagliar si dovrebbe ciò
che volgare appare, ciò che l'altrui dolore media,
mai verità dette, voglia di cambiare, ma nulla accade,
In fondo cosa si pretende LA TV SIAMO NOI !
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