Affondo impronte sul sentiero umido
e stanca, fermo il mio passo,
un gesto e le mani accarezzano
corteccia dura, levigata a tratti nodosa.
Un ricordo riaffiora di altre mani...
mani laboriose, amanti di
cose semplici e lei donna
d'altri tempi, tiene nel palmo ruvido..
la mia piccola mano paffuta e morbida di
bimba, con lei cammino per ore
non sento stanchezza,
solo il tocco morbido sulle mie gambe
del suo abito lungo, che ondeggia al passo.
Odo il suo respiro affannoso,
mentre una ciocca candida
di capelli d'argento, arriva a sfiorarle
quel volto solcato da segni del tempo.
La sua bocca sottile accenna
al sorriso, occhi guardano la cima,
siamo giunti e la sua mano mi stringe forte,
segno di gioia, quasi a far male, poi cinge la
vita esile e mi solleva in aria, siamo
solo io e lei , nonna e nipote ,
complici in un pomeriggio tiepido di maggio.
E questo sarà l'amore che ci legherà per sempre !!!
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