giovedì 23 febbraio 2012

SORA GALLINA e SER CONIGLIO..N.2



Tandem di ROBERTA TAVANO E LINA SCASSO

Era una giornata di sole, che accarezzava e quasi intimidiva quell'aia, dove la vita scorreva di monotoni abitudini... e dove gli animali trovavano il loro posto. In tutto questo fermento di popolo animale...spiccavano due famiglie..quella di SORA GALLINA e quelia di SER CONIGLIO.
Fu proprio in un mattino di battibecchi e rullate di zampe.. che nel fermento di fare e disfare, volarono piume e ciuffi di pelo; al quietarsi delle polveri, ci fu un fuggi fuggi generale..e solo due rimasero al centro dell'aia eran: Sora Gallina e Ser Coniglio.

Allibiti e sconcertati si guardarono negli occhi, in quell'attimo qualcosa di magico accadde... il loro aspetto rimase lo stesso, ma l'anima dell'uno entrò nell'anima dell'altro, scambiandosi il loro mondo emozionale.

G: Non mi trovo in questo corpo, mi vien stretto, ma quanta vivacità in un piccolo cuore, sento qualcosa che mi è nuovo...un fremito che mi fa quasi impazzire.

C: Parli a me.. sento sensazioni di sereno sconosciute, quante strade dolenti e faticose....ma con che impeto e postura domini aria e fuoco!

G: Quanto c'è di vero in questo che ascolto, tra fiamme riflesse vedo lacrime che entrano in scrigni antichi e sanno di dolci amori perduti, ma in questa giostra di emozioni ascolto un sussurro ed un richiamo di aiuto.

C: E' bello sentirsi capiti nel profondo senza parlare....tu leggi la storia di quelle orecchie basse che ora mi stanno davanti e i miei occhi così tristi non sembrano i miei....ma l'anima tua mi parla di una chioccia di immenso amore. Le tue ali che sento ampie ed accoglienti sono a volte così stanche.

G: Come comprendi verità nascoste, ma anche in te ascolto pensieri che vorresti urlare al mondo trattenuti nel tempo, ma che non potrai mai dire, troppe ferite aprirebbero, proprio questo tuo essere si trasforma in energia pura e scandisce attimi di follia insieme a passione.

C: In cuor mio il nodo si scioglie alle tue parole....il mio dominare la vita ora si lascia cullare....e tu che di amore sei sazia come il mangime che becchi, quante scelte tortuose ti hanno celato passione e ardore, che doni ora come sapienza alle gallinelle discepole!!

In quell'attimo il calore del vento li avvolse in un turbinio di fremiti, tutto ritornò all'origine, fu allora che occhi negli occhi, loro compresero che nulla sarebbe stato più come prima e la vita avrebbe avuto un legame unico e sincero nel tempo.






martedì 21 febbraio 2012

Diamanti di luce

DIAMANTI DI LUCE

Il cuore è gonfio, batte irregolare,
quante scosse sfiorano quel piccolo muscolo,
un gioco di mulinelli che rapiscono e avvolgono ostacoli
ed innalzano con forza al cielo, foglie morte precipitano
a terra, solo polvere rimane, una polvere rossa come
sangue che scorre nelle vene, ricopre sentieri...che
arrampicano su dorsali di roccia, che come
muscoli gonfi di rabbia si tendono e
accompagnano gli impulsi dettati
dalla mente dove piccoli
diamanti si scontrano
e ridonano luce.

ADELINA@ 21-2-12


domenica 19 febbraio 2012

SORA GALLINA E SER CONIGLIO


Tandem di: LINA SCASSO e CHIARA MECONI

Tanto tempo fa, in un paesino ai confini di colline e boschi, viveva in un pollaio in legno di castano, SORA GALLINA, le sue piume color paglia striate di marrone erano in tono con il becco di un giallo tenue e la cresta roseo porpora incorniciava un profilo mite. Si pavoneggiava tra le sue amiche ed amava stare accovacciata in mezzo al gruppo, ma era la prima ad uscire nel cortile, dove nelle giornate di sole cercava insieme alle altre, qualche lombrico prelibato, anche se il granturco spiccava in grandi bacinelle deposte sotto a trespoli tutto intorno all'aia.

Questo era il paradiso di Sora Gallina e proprio in un giorno di primavera che, gironzolando si addentrò in un fossato, erba e margherite lo ricoprivano, fu in quell'istante che apparvero due occhi grandi e due orecchie lunghissime, morbide, un naso roseo e palpitante annusava con timore, era un batuffolo di pelo bianco immobile, si guardava attorno tremante e mentre l'ombra tonda di Sora Gallina lo sovrastava, udì una voce stridula che chiese:" chi sei tu?", inaspettatamente da quel timido essere uscì un suono baritonale e con fermezza rispose:"sono SER CONIGLIO".

Fu allora che, senza rendersene conto, con un balzo saltò il fossato e continuò a parlare:" che belle piume hai..! Sei una Sora Gallina, ma dimmi un po'...ho sentito dire che sai cantare bene, soprattutto ad una certa ora del giorno, io sono qua per sentire la tua voce. Ho fatto molta strada per trovarti ed ora, anche se stanco ed infreddolito per questa erbetta umida, mi accoccolo qua ed ascolto il tuo canto modulato. Come mi sento felice! Sei proprio carina e simpatica, hai un'aria che m' incuriosisce, ti distingui dalle altre..forse per una luce tutta tua particolare."

La Sora Gallina rimase senza parole, lusingata da tanti complimenti cercò di darsi un contegno e pensò:"che coniglio gentile, non pensavo di possedere doti così belle nel canto". Senza rendersene conto si mise a roteare allargando le ali e battendole quasi voler dimostrare a Ser Coniglio, la sua felicità.

Lui quasi incredulo guardava meravigliato e pensò:" che fortuna inaspettata, ho incontrato un miracolo della natura". Da tempo la sentiva cantare, ma mai avrebbe pensato di provare tanta emozione nell'averla conosciuta in un'occasione non voluta. Infatti dovete sapere che Ser Coniglio si era avvicinato a lei per compiere una missione ordinatagli dal fattore della cascina dove lui dimorava. Tutto diventò improvvisamente difficile per lui, non voleva essere sgarbato e opportunista ora che una simile meraviglia di nuova e gioiosa amicizia era appena nata, la sua compagnia, divertente, la trovava un po' speciale. Decise pertanto di essere onesto e raccontarle il vero motivo della sua comparsa nella bellissima aia. "Sai" le disse." sono venuto da te perché dicono che tu fai ogni giorno nel momento in cui canti, delle uova molto speciali, quasi dorate ed il fattore del casolare dove vivo vuole conoscere il tuo segreto per diventare ricco e famoso con questa qualità di uova pregiate...sii ..le sue galline fanno uova normali; non dirò nulla a lui, ma dimmi come fai?".

Sora Gallina divenne rossa, le sue piume si gonfiarono, capì che in quello sconosciuto batuffolo bianco aveva trovato un amico sincero, pur sapendo che in lei non c'erano trucchi e magie, si rese conto che le sue uova prendevano quel colore dorato e volle rivelargli come avveniva tutto ciò e gli disse:" il colore che vedi non dipende da magia, ma dal tuorlo che è di un rosso vivo, tutto dovuto a ciò che io sprigiono da dentro, a ciò che io sono, la mia bellezza non è esteriore, ma viene dal cuore e tutto diventa speciale".

Ser Coniglio si commosse e senza dire una parola la guardò, pur  allontanandosi per far ritorno  alla fattoria, non c'era tristezza in lui,  sapeva che tutto sarebbe rimasto un loro segreto, sentì un battito d'ali e da quell'istante capì esattamente cosa rendeva veramente  felice la vita e cosa era davvero importante:  la ricchezza di ogni essere non è nel possedere valori, ma nell'essere un animo ricco di Amore e nella curiosità di trovare bellezze che si hanno a disposizione.

Fu così che loro divennero grandi amici..e nello scorrere di giorni, mesi ed anni si accorsero d'aver bisogno l'uno dell'altro per dividersi le essenze della vita.
Si narra che..quando erano insieme, si confidassero segreti, come quello delle uova d'oro.
E ancora oggi l'erba dei prati, dove loro abitualmente passavano...è sempre più verde !!!




martedì 14 febbraio 2012

Pomeriggio d'inverno

POMERIGGIO D'INVERNO

In un pomeriggio d'inverno ombre
si allungano, sinuose danzano sulla sabbia,
duna migra modellata dal vento,
di un grigio delicato s'innalza,
contro il sole, che impallidisce
creando nebbia perlata.

Un raggio scende come una carezza,
cerca il mio viso, che da quel tepore
coglie voluttà e dolcezza, un sorriso
accompagna un sospiro,
seguendo la corsa del vento che
gioca tra i capelli, portando con se
profumo di mare e di menta
giunti da terreni incolti alla foce.

Un gabbiano s'alza e ricama,
in un volo leggiadro, un cielo glaciale,
in quell'istante in cui il tempo si ferma,
il silenzio è assoluto e solo io
riesco a sentirne il sussurro..
e ad occhi chiusi respiro la vita.

ADELINA@ 14-2-12



domenica 12 febbraio 2012

Tutto ha un senso

TUTTO HA UN SENSO

Le senti dentro il tuo petto son
vibrazioni, farfalle silenziose,
intorno diffidenza, ascolti parole
dolci che forzate ti suonano come
echi e con fastidio rumoreggiano
al tuo orecchio.
 
Tu accetti e sorridi, fin dall'infanzia
sai che solo quell'amore e odio senza
mezze misure eran veri, ti sei resa
vulnerabile sempre in bilico su una linea
invisibile dove tanto ti è stato dato,
tanto ti è stato tolto.
 
L'amore del tuo sangue, l'odio
gratuito non esistono più,
sono anime pure volate via,
ma per destino forse voluto, ora hai
incontrato nel percorso della vita
un essere speciale.
 
Ti ha riportato in quell'angolo di cuore
per farti sentire ancora solo
benessere e bene vero quello
che ti fa pensare …
ora tutto ha un senso,
sei di nuovo a casa.
 
Adelina 11-2-12




giovedì 9 febbraio 2012

La vittoria

La Vittoria


Seduta rannicchiata su un gradino
di cemento un campo di atletica
si stende innanzi e il mio
cuore batte ed io lo ascolto...
 
Applausi coprivano il mio nome,
scandito tra echi gioiosi ed abbracci,
una medaglia al collo tenuta
a capo chino tra le dita tremanti.
 
Quanto ho remato contro,
quanto ho lottato, eran squilli
di tromba solo per giovin figlie
di padri ambiti dell' alta società.
 
Umilmente ho spinto con i gomiti,
col sorriso catturavo simpatia,
nessuno credeva, nessuno vedeva
in me esile e dolce...l'atleta.
 
Per esserci su quel podio quel giorno
ho volato in alto con un colpo di reni
atterrata nella sabbia come furia,
la mia forza, la volontà mi han reso
 
la gioia di una grande vittoria..





Adelina@ 8-2-12

martedì 7 febbraio 2012

Un silenzio teatrale

Un silenzio teatrale.

Passi lenti e timidi affondano,
scricchiola la neve pressata come ovatta
sotto gli scarponcini dal risvolto di velluto.

Voci sussurrate inondano l'aria, si
scontrano rimbalzano in un mosaico
di ghiaccio, stalattiti si allungano.

Luci di cristalli, arcobaleni si rincorrono
gocce lente cadono, con tocco costante
si fondono ad un terreno ferroso e bruno.

Il sole scopre l'azzurro tenue di un cielo
ancora rincorso da nubi grigie e gonfie
e con un dolce tepore stende un velo

sulla candida coperta di neve,
rendendo un palpito di luci, come
diamanti, la superficie perfetta e fredda.

Un silenzio teatrale avvolge e rende bellezza,
in un mattino d'inverno glaciale,
Io, col cuor in gola, scendo dalla mia valle.

Adelina@ 7-2-12

mercoledì 1 febbraio 2012

Una conchiglia bianca

Una conchiglia bianca

In un meriggio d'inverno,
fuori sibila e ulula il vento ,
io tra stoffe e odor di antico
sospiro e rovisto in un cassetto.

La mano tasta curiosa
il fondo, una piccola cosa
scivola sotto le dita e come
perla l'adagio sul palmo.

Una conchiglia bianca color
marmo striata, ma fragile
e sottile, è nella sua cavità
che ascolto l'eco del mare.

Un ricordo lontano, un ragazzo
schiude la mano, la sua voce
incerta pronuncia quattro
parole “la vuoi? è tua”

Un gesto ,un suono , un dono
prezioso, emozione nel rivivere
quell' istante dimenticato
in un angolo della mia vita.

Adelina@ 1-2-12