SIMONA

Una casa prefabbricata arrampicata sul cemento vicino ad un'autostrata, solo due aiuole riuscivano a rendere più piacevole quel luogo un pò grigio e freddo, quello era il mio ufficio dove svolgevo mansioni di segretaria in un'impresa edile.
Essendo sola dovevo collaborare col mio principale anche nei cantieri ed è proprio per questo che decise di affiancarmi una persona giovane appena diplomata, a cui io avrei insegnato il lavoro di segreteria, in modo che io potessi tranquillamente assentarmi. Per alcune settimane valutai diverse ragazze, facendo dei giorni di prova, ma non riuscivo a decidere, non c'era nessuna che mi convincesse veramente, per questo ero un pò innervosita.
Finchè una mattina qualunque di un giorno autunnale grigio e uggioso, la porta si aprì e ormai  rassegnata all'ennesima valutazione, non feci attenzione a chi stava entrando, quando sentii una vocina che mi diceva.<<buon giorno, io sono Simona>>, solo allora alzai gli occhi e rimasi stupita da tanta bellezza: una nuvola di capelli ricci dorati incorniciavano un viso perfetto, due occhi a mandorla di un azzurro cielo mi fissavano ed una fossetta sulla guancia forzava un sorriso unico, dai denti bianchissimi ed una bocca perfetta; la stanza in penombra s'illuminò per incanto, in quel momento tutto mi apparve chiaro, non so perchè, non so come , ma dissi:<<ti aspetto Lunedì>>.
Da quel giorno rimase con me, condivise il lavoro in ufficio, non era un genio in matematica, ma con umiltà e molta volontà imparò bene, potei presto lasciarla sola ed io curare gli uffici e i cantieri  fuori città. Non fummo solo colleghe di lavoro, ma diventammo amiche, lei una ragazza giovane 20 anni appena ,con sogni nel cassetto, si confidava chiedeva consigli, apriva il suo cuore ad una donna già matura ma che da lei prendeva la gioia di vivere, la sua dolcissima risata e tutte le piccole cose quotidiane che rendevano ad entrembi quelle giornate di lavoro, anche duro ed impegnativo, piacevoli e goiose. Si parlava molto ed io la viziavo, lasciando che raggiungesse il suo ragazzo, dandogli ore di permesso, o le portavo pasticcini ,di cui lei era ghiotta..
Andammo avanti così per più di un anno raccontandoci le nostre storie, i nostri problemi, le nostre frivolezze, finchè un giorno di piena estate, arrivò con un'aria triste e la voce un pò rotta dall'emozione e mi disse che sarebbe andata via per motivi familiari.
Il distacco fu triste, ma per parecchio tempo rimanemmo in contatto, lei passava a trovarmi ed a volte mi raggiungeva a casa per raccotarmi la sua vita che era cambiata, poi di colpo anche il telefono non squillò più e sparì senza un nulla , anche telefonicamente e non ebbi più sue notizie, nel mio cuore la tenevo come una cosa preziosa e la ricordavo con emozione.
Sono passati 10 anni dall'ultima volta che ci vedemmo , ora quella ragazza è diventata grande ed io la incontro spesso al bar per un caffè, ci siamo ritrovate, lei lavora vicino a casa mia, i capelli sono lisci ,un taglio perfetto, i suoi occhi hanno ancora il colore del cielo ed il sorriso è sempre radioso e perfetto, ora è una splendida donna ... quante cose da dire , quante risate ancora ...ciao Simona.. io sono qui!! (il tempo sembra non essere passato)

                                                  
   L'aiuola del mio ufficio ..e Tommy che Simona ha conosciuto

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