VIAGGIO IN TRENO

Un treno marrone sbiadito, rugginoso arrivò alla stazione di Albisola: era il 1957 precisamente il giorno dell'Epifania, il 6 gennaio:
I miei genitori si erano trasferiti da poco ad Albisola e decisero di trascorrere quel giorno, che chiudeva le feste natalizie, dagli zii di Genova.
Io bimba di 11 anni immobile ed un pò intimidita, nascosta  dietro mia madre, con le trecce ed un cappotto, color carta da zucchero, e gli scarponcini marrone,(era l'abito della domenica), con gli occhi sgranati ed un sorriso che veniva dal cuore, osservavo l'avvicinarsi di quel mostro d'acciaio enorme e dopo uno stridio di freni ,si fermò sbuffando ed inondando di fumo la stazione, alle mie narice arrivò un odore di bruciato e di ruggine , mio padre mi prese e mi sollevò per la vita, facendomi salire su quel treno dai gradini altissimi in ferro , l'emozione fu grande, sentii lo stomaco chiudersi..ero sul treno per la prima volta.
Mi accolse un vagone lunghissimo con sedili in legno noce lucido ,sistemati in fila da ambo i lati e  divisi a metà da un corridoio altrettanto lungo, i finestrini grandi guardavano sia verso i monti ,sia verso il mare. Io presi posto con  vista verso il mare, in quell'istante osservai il cielo era rosa, stava sorgendo il sole tra  colline e  mare , rifletteva stelle palpitanti sull'acqua, mentre vivevo un momento così magico, un fischio mi riportò  a terra ed il treno ripartì.
Un rumore a stantufo accompagnò il muoversi lento e piano piano aumentò la velocità,  sentii un battito ritmico e costante vibrare sotto i miei piedi era il rumore delle rotaie, con la velocià divenne quasi una musica. L'impatto fu stupefacente e non mi ero ancora resa conto del panorama che mi appariva dal finestrino, quando all'improvviso divenne tutto buio e si accesero piccole luci in alto: eravamo entrati nella prima galleria...non dimenticheò mai l'effetto avuto su di me, i miei occhi videro mille cose in quel muro vicinissimo al vetro:  a scatti si allontanava e si avvicinava, linee color grigio e mattone sfilavano velocissime, e lo sguardo non riusciva a distinguere e fissare un immagine, il respiro quasi si fermò, non era paura ma un senso di fobia, ma dopo alcuni minuti ritornò la luce  e la vista del mare e degli scogli mi rassicurò; continuarono ancora ad alternarsi gallerie e visioni stupende per più di un'ora ed io  creai con la mia fantasia forme strane su quel muro , le linee divennero serpenti, le nicchie grotte abitate da chissà chi.
Quel viaggio fu indimenticabile, ad ogni fermata il treno si animava, la gente saliva e scendeva  finchè un uomo in divisa nera con berretto rosso scese dal treno e l'altoparlande annunciò:<< stazione di Genova Sampierdarena>>...tutto per me fu una scoperta, un'emozione, un batticuore, tirai un lungo sospiro  di sollievo per la tensione, ma forse un pò dispiaciuta per essere già arrivata a destinazione e scesi ..il mio primo viaggio in treno era terminato !!

Nessun commento:

Posta un commento