18 APRILE

Un giorno come un altro in cui tu corri e vivi la vita, nessuno ti può fermare, hai mille energie.
Mai ti sei sentita così in forma, ti sembra che il mondo senza te si debba fermare, ed allora tu rincorri, ti fai in quattro, perchè tutto quadri..deve essere perfetto ciò che fai per il lavoro, la famiglia, e riesci anche a ritagliarti un'ora per te, per i tuoi giri in bici..
Ma oggi è un'altro giorno, tu non lo puoi sapere, ma dentro hai un tarlo terribile, che ti divora in silenzio e tu non lo senti, non potresti mai sentirlo, è nascosto piccolissimo..come una lenticchia...oggi è un giorno in cui se ti chiedessero come sta? risponderesti< mai sentita meglio> con ottimismo ..arrivi in quello studio...come hai fatto per anni.
Una visita..e una diagnosi...e  di colpo la tua vita non è più la tua, il mondo si sgretola intorno a te in mille pezzi, non sei più tu che vivi questa situazione, tu osservi e guardi le mosse,  ascolti la voce di quest'altra donna che è in te, che si muove,  che telefona, che riesce anche a dire< va bene dottore andrò subito>, e tutto questo dura per un anno.,senza mai smettere di condurre una vita apparentemente normale. 
Ma dopo i vari passaggi di terapie, piano piano la donna,  che è in te  ti abbandona..e tu riprendi le redini della tua vita, ritorni ad essere ancora migliore , più forte  e puoi diventare una roccia, o un uragano, ti senti al di sopra di tutto, una sensazione bellissima; ed io dico che nulla accade per caso nella vita e quella donna non sarebbe ciò che è ora, se non avesse vissuto questa esperienza terribile.

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