...E
MI SIEDO
Giace
tremula quella primula
di
primavera nata tra giunchi
lungo
un ruscello,
passa
inesorabile una lucertola
che
cerca il caldo dell'estate,
vento
fresco sazia i cortili antichi,
che
bianchi e freddi lasciano luce.
Il
grano ondeggia e piega
spighe
dorate, come fanciulle
sorprese
in una danza gitana,
salutano
il mio incedere lento.
Cammino
ed inciampo
nel
rincorrere il tempo,
una
meta sempre precisa
mi
fa rialzare, aggrappandomi
a
rami recisi e robusti,
colgo
quel richiamo
di
magia ed incanto.
Sulle
spalle il tuo abbraccio,
mi
fermo in quell'angolo dove
nasce
il giorno, mi lavo di pioggia
e
mi siedo...ora attendo il sole..
Adelina@
28-06-15,,,
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