Tandem di: LINA SCASSO e CHIARA MECONI
Tanto tempo fa, in un paesino ai confini di colline e boschi, viveva in un pollaio in legno di castano, SORA GALLINA, le sue piume color paglia striate di marrone erano in tono con il becco di un giallo tenue e la cresta roseo porpora incorniciava un profilo mite. Si pavoneggiava tra le sue amiche ed amava stare accovacciata in mezzo al gruppo, ma era la prima ad uscire nel cortile, dove nelle giornate di sole cercava insieme alle altre, qualche lombrico prelibato, anche se il granturco spiccava in grandi bacinelle deposte sotto a trespoli tutto intorno all'aia.
Questo era il paradiso di Sora Gallina e proprio in un giorno di primavera che, gironzolando si addentrò in un fossato, erba e margherite lo ricoprivano, fu in quell'istante che apparvero due occhi grandi e due orecchie lunghissime, morbide, un naso roseo e palpitante annusava con timore, era un batuffolo di pelo bianco immobile, si guardava attorno tremante e mentre l'ombra tonda di Sora Gallina lo sovrastava, udì una voce stridula che chiese:" chi sei tu?", inaspettatamente da quel timido essere uscì un suono baritonale e con fermezza rispose:"sono SER CONIGLIO".
Fu allora che, senza rendersene conto, con un balzo saltò il fossato e continuò a parlare:" che belle piume hai..! Sei una Sora Gallina, ma dimmi un po'...ho sentito dire che sai cantare bene, soprattutto ad una certa ora del giorno, io sono qua per sentire la tua voce. Ho fatto molta strada per trovarti ed ora, anche se stanco ed infreddolito per questa erbetta umida, mi accoccolo qua ed ascolto il tuo canto modulato. Come mi sento felice! Sei proprio carina e simpatica, hai un'aria che m' incuriosisce, ti distingui dalle altre..forse per una luce tutta tua particolare."
La Sora Gallina rimase senza parole, lusingata da tanti complimenti cercò di darsi un contegno e pensò:"che coniglio gentile, non pensavo di possedere doti così belle nel canto". Senza rendersene conto si mise a roteare allargando le ali e battendole quasi voler dimostrare a Ser Coniglio, la sua felicità.
Lui quasi incredulo guardava meravigliato e pensò:" che fortuna inaspettata, ho incontrato un miracolo della natura". Da tempo la sentiva cantare, ma mai avrebbe pensato di provare tanta emozione nell'averla conosciuta in un'occasione non voluta. Infatti dovete sapere che Ser Coniglio si era avvicinato a lei per compiere una missione ordinatagli dal fattore della cascina dove lui dimorava. Tutto diventò improvvisamente difficile per lui, non voleva essere sgarbato e opportunista ora che una simile meraviglia di nuova e gioiosa amicizia era appena nata, la sua compagnia, divertente, la trovava un po' speciale. Decise pertanto di essere onesto e raccontarle il vero motivo della sua comparsa nella bellissima aia. "Sai" le disse." sono venuto da te perché dicono che tu fai ogni giorno nel momento in cui canti, delle uova molto speciali, quasi dorate ed il fattore del casolare dove vivo vuole conoscere il tuo segreto per diventare ricco e famoso con questa qualità di uova pregiate...sii ..le sue galline fanno uova normali; non dirò nulla a lui, ma dimmi come fai?".
Sora Gallina divenne rossa, le sue piume si gonfiarono, capì che in quello sconosciuto batuffolo bianco aveva trovato un amico sincero, pur sapendo che in lei non c'erano trucchi e magie, si rese conto che le sue uova prendevano quel colore dorato e volle rivelargli come avveniva tutto ciò e gli disse:" il colore che vedi non dipende da magia, ma dal tuorlo che è di un rosso vivo, tutto dovuto a ciò che io sprigiono da dentro, a ciò che io sono, la mia bellezza non è esteriore, ma viene dal cuore e tutto diventa speciale".
Ser Coniglio si commosse e senza dire una parola la guardò, pur allontanandosi per far ritorno alla fattoria, non c'era tristezza in lui, sapeva che tutto sarebbe rimasto un loro segreto, sentì un battito d'ali e da quell'istante capì esattamente cosa rendeva veramente felice la vita e cosa era davvero importante: la ricchezza di ogni essere non è nel possedere valori, ma nell'essere un animo ricco di Amore e nella curiosità di trovare bellezze che si hanno a disposizione.
Fu così che loro divennero grandi amici..e nello scorrere di giorni, mesi ed anni si accorsero d'aver bisogno l'uno dell'altro per dividersi le essenze della vita.
Si narra che..quando erano insieme, si confidassero segreti, come quello delle uova d'oro.
E ancora oggi l'erba dei prati, dove loro abitualmente passavano...è sempre più verde !!!
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