Lungo il viale mangio asfalto,
pedalando veloce sfioro auto e
mi defilo, assorbo con lo sguardo
quel cielo blu che spicca tra
montagne, donando immenso
in questo mattino dove il vento
è protagonista, soffia, schiaffeggia
il viso, sferza la ruota con forte spinta.
Io ondeggio e mi rialzo mentre oasi di
verde mi accoglie, la via è disegnata
da chiazze di luci ed ombre, come petali
adagiati confondono la vista, è il riflesso
che filtra da nodosi castani e querce
che come rudi uomini segnano il
percorso al mio passaggio, si chinano,
si agitano alla follata del vento,
come lunghe braccia si tendono al cielo.
Rami esili ondeggiano, son dita
sulla tastiera, creando un sibilo
che aumenta e poi si calma: son note
di una grande orchestra a rendere magia,
mentre le foglie impotenti si piegano a
quella forte carezza colorandosi d'argento.
Sudore si asciuga, spingo sui pedali
con fatica, in un turbinio di
mulinelli e polveri, mentre profumi
di menta e di muschi mi seguono,
pedalando in bicicletta
io arrivo alla cima!!
Adelina@ 20-9-2011
Nessun commento:
Posta un commento