SELVAGGIA...
Figlia
di un Dio minore
nelle
notti buie d'agosto rapivi
alla
luna luce d'argento, risalivi
quel
sentiero tra biancospini
in
una corsa gioiosa e silenziosa.
Selvaggia,
all'alba imperlata
di
rugiada e di foglie dorate,
a
piedi nudi stretta al dorso
di
un puledro bianco saziavi
di
avventura la tua infanzia.
Selvaggia,
su erba incolta
come
su un palco danzavi
al
sole, sfiorando panni stesi
ondeggianti
e profumati ,
sfuggivi
ad un bacio rubato.
Selvaggia,
nuda al sole
immersa
in acque cristalline
ti
ripulivi ed asciugavi al vento
estivo
timidamente, tra foglie
di
edere e castani, era magia.
Selvaggia,
con capelli sciolti
un
vestitino di cloclò rosso,
occhi
profondi davano luce
e
dolcezza alle feste di paese,
mentre
giocavi a sentirti grande,
sognavi
il tuo domani...e vedevi la tua vita !
Adelina@
21-02-19
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